Come scegliere il consulente finanziario. Guida completa in 6 passi
6 passi da seguire per sapere come scegliere il consulente finanziario migliore per le tue esigenze e i tuoi investimenti
Il nostro tempo è una risorsa a termine, prima o poi finirà. Passiamo tante ore della nostra vita a lavorare per produrre reddito. Scambiamo il nostro tempo per i soldi.
E poi per far lavorare i nostri soldi li mettiamo in mano di chi? stiamo mettendo quindi la nostra VITA in mano di chi?
Considera che il consulente Finanziario è l’architetto che costruirà la nostra casa finanziaria, e questa deve assolutamente avere delle fondamenta solide. E’ colui che affronterà con te il tema della pianificazione finanziaria, della pianificazione pensionistica, che si occuperà dei tuoi investimenti e quindi del tuo benessere finanziario.
Convieni con me che la salute e il benessere finanziario viaggiano “quasi” sullo stesso livello?
Facendo un parallelismo tra finanza e salute, sei d’accordo con me che la salute è il bene più prezioso che abbiamo?
Eppure i criteri per selezionare il professionista migliore per noi e per le nostre esigenze sono diametralmente opposti.
Dal chirurgo
Ipotizziamo che tu abbia bisogno di operarti al cuore.
Da quale chirurgo ti fai mettere le mani dentro?
dal primo che capita?
dall’amico dell’amico?
da quello che passa l’ospedale vicino casa tua? o passi ore e ore a fare ricerche on line su chi possa essere il migliore?
In tal caso allora andrai a vedere i suoi titoli, le sue certificazioni, le specializzazioni, la struttura dove opera, la sua esperienza, le recensioni o referenze, la tecnica operatoria che userà.
Lo chiamerai per avere delucidazioni e capire oltretutto se a livello empatico e relazionale ti ispira fiducia, e solo dopo allora ti recherai da lui per iniziare l’iter.
Dal consulente finanziario
E allora perché nello scegliere il consulente finanziario migliore usiamo un criterio totalmente diverso?
Anzi, i criteri neanche esistono.
Accettiamo il consulente che ci viene proposto dalla banca dando per buono che sia competente, oppure andiamo dall’amico dell’amico, o da quello che si fa chiamare Private banker o manager pensando che tale qualifica (prettamente commerciale) sia sinonimo di garanzia e prestigio.
Insomma…viene tutto lasciato al caso e non c’è alcun controllo a monte.
Tabella dei Contenuti
Criteri da seguire per scegliere il consulente finanziario
Ma visto che sei capitato nel mio sito, sono qui per darti un aiuto e un supporto per non commettere lo stesso errore che la stragrande maggioranza degli italiani compie quando si tratta di gestire le proprie finanze, finendo poi nel calderone dei clienti insoddisfatti per le scarse performances o di quelli scottati da perdite.
Per capire chi ci troviamo davanti e avere un criterio di selezione per quello che porterà il consulente finanziario candidato ad essere il nostro futuro consulente finanziario di famiglia, ecco i 6 passi da seguire:
L’Italia è uno dei paesi più ignoranti al mondo in tema finanziario perché non viene insegnata nelle scuole, ecco perché il mondo della finanza è un sistema che se non conosciuto ti usa a suo favore. E il come trovare il consulente finanziario giusto per le nostre esigenze potrebbe risultare un dilemma.
Andiamo a vedere quindi più nello specifico i criteri e i 6 passi da seguire per capire se un consulente finanziario è veramente competente nella sua materia e se fa al caso nostro.
Titoli accademici: Il consulente finanziario è diplomato o laureato?
Sai perchè lo dico? perchè quando ci troviamo davanti ad un professionista in giacca e cravatta, la prima impressione è quella di sentirci in inferiorità poichè subiamo la differenza di conoscenze in abito finanziario e pensiamo che la persona che ci troviamo di fronte per stare li abbia fior fior di titoli accademici e che quindi sia una persona che sta un gradino più alto di noi.
Ti svelo un gran segreto: per fare l’esame che abilita alla professione di consulente finanziario NON SERVE UNA LAUREA. Basta un qualsiasi diploma.
Pensa, con un po’ di studio ( io all’epoca nel 2007 ci misi 3 mesi ) potresti farcela anche te.
La stessa cosa non si potrebbe dire di un avvocato, un commercialista o magari del chirurgo giusto? passa anni e anni a studiare, e solo dopo la laurea e anni di pratica potrà fare un ulteriore esame abilitativo ministeriale prima di poter esercitare.
Ora vai al secondo punto.
Competenze: il consulente finanziario ha certificazioni che ne attestino "oggettivamente" le sue competenze?
Quando presi nel 2007 l’abilitazione all’albo, nonostante io fossi laureato con 3 master non mi sentivo un esperto consulente finanziario. Mi ci sono voluti anni di esperienza, km fatti con la macchina tra corsi, specializzazioni pagate a mie spese e vita vissuta di clienti con una molteplicità di casistiche complesse.
L’esame all’albo dei consulenti finanziari è un esame a quiz, composto da 60 domande a risposta multipla estratte da un database di 5.000 domande. Se superato, si ottiene l’iscrizione all’albo OCF, l’albo dei consulenti finanziari.
L’esame all’albo per diventare consulenti finanziari abilita alla professione, è quindi un esame abilitativo. Ma come per ogni libera professione, sono poi le specializzazioni e le certificazioni che ne elevano le competenze
Sempre riprendendo l’esempio del chirurgo, una volta laureato non andrà ad operare, ma lo farà dopo anni di specializzazione e di pratica. Cosi anche il neo consulente sarà affiancato da colleghi più anziani i primi anni di attività.
E ora stampatelo bene in testa! farsi ammaliare o attrarre da termini come wealth advisor, private banker, top private, ambassador, manager, non significa per questo in automatico essere seguiti dal top di gamma in termini di competenze!!
certamente tra questi qualcuno sarà anche molto competente, ma rimane in linea generale un mito da sfatare.
Sono figure che hanno origine dal fatto che il patrimonio che gestiscono è semplicemente più alto oltre un certo livello. Ma un consulente che gestisce 100 milioni non è per questo migliore di chi ne gestisce 40 di milioni.
Potrete “smascherare” le competenze del vostro private o wealth semplicemente seguendo i 6 passi che stiamo sviscerando in questo articolo. Se la consulenza finanziaria fosse valutata seriamente dal cliente per le competenze, cambierebbero di netto i pesi delle masse in gestione.
Si perché il paradosso è che spesso i clienti danno più peso all’aspetto “commerciale” che quello “tecnico”. Per esempio avere un 80% di competenze commerciali (saper vendere) e un 20% di competenze tecniche (competenze) garantisce una carriera di successo per il consulente finanziario..il tutto proprio perché, come detto , in Italia regna l’ignoranza finanziaria. E alcune banche ci hanno fatto il loro cavallo di battaglia sulla relazione.
Personalmente in tutti questi anni ho potuto toccare con mano casistiche che dimostrano quanto detto.
Ad esempio potrebbe accadere che un consulente dopo 1 mese di attività acquisisca un cliente da 40 milioni amico di famiglia e il mese successivo diventasse private banker.
O un dipendente di banca che si licenzia e porta con se i clienti della precedente banca.
O Consulenti che hanno ereditato portafogli da chi andava in pensione o lasciava la banca.
O ancora chi avendo esperienza nell’organizzazione di eventi sia bravo sotto l’aspetto commerciale a fidelizzare i propri clienti importanti e loro amici con cene spettacoli o eventi. In tal caso il ragionamento che si fa allora qual’ é? Il consulente mi paga una cena o mi invita ad un evento quindi significa che è migliore, mi coccola, merita le mie attenzioni e automaticamente nella mia testa merita i miei soldi perché la mia banca attuale invece non fa le stesse cose per me. Quindi non mi regala nulla? allora cambio. Tutto molto assurdo.
Quindi nonostante io gestisca un patrimonio in gestione considerevole, sono io il primo a dirti che questo criterio di scelta non serve a nulla.
Quindi come fare a capire che un consulente finanziario oltre che iscritto all’albo dei consulenti finanziari sia anche competente?
come scegliere il consulente finanziario giusto senza commettere errori?
Proprio in risposta a tale esigenza esiste un albo europeo, l’ EFPA, che è il più autorevole Organismo professionale a livello Europeo che certifica altissimi standard professionali dei consulenti finanziari che ne fanno parte.
L’ EFPA è il più autorevole Organismo professionale a livello Europeo che certifica altissimi standard professionali dei consulenti finanziari che ne fanno parte.
Avere una certificazione EFA (European Financial Advisor) garantisce al cliente competenze finanziarie di livello assoluto grazie ad un processo di esame, formazione e aggiornamento continuo e costante nel tempo.
Avere inoltre una certificazione ESG ADVISOR offre una visione completa dell’argomento ESG e certifica solide conoscenze nell’ambito ambientale, sociale e di governance, sempre più necessarie e utili per la consulenza e la pianificazione finanziaria.
Le certificazioni sono un investimento di tempo e denaro del consulente finanziario a beneficio della sicurezza e dei guadagni del cliente.
Quindi il prossimo passo che ti consiglio di fare, è verificare che il consulente finanziario oggetto della tua ricerca abbia delle certificazioni. Per consultare l’albo visita il sito di Efpa-italia.
Conflitti di interesse: Il consulente finanziario ha conflitti di interesse? li può eliminare?
Il conflitto di interesse si verifica quando l’interesse personale del consulente finanziario entra in conflitto con l’interesse del cliente.
Giusto per citare degli esempi può avvenire quando su ogni operazione di acquisto o vendita paghi una commissione: il consulente potrebbe essere incentivato nel movimentare il portafoglio visto che su quel costo lui prende una percentuale.
Sappi che il consulente può azzerare queste commissioni. Se ti dice che non si può, beh il consiglio è che se vuoi rimanere cliente di quella banca allora cambia consulente.
Inoltre potrebbe accadere quando ti vengono proposti investimenti solo della casa o quelli in cui il consulente e la banca hanno un incentivo più alto di altri.
Recentemente sono nate categorie di consulenza che si fanno promotrici della totale assenza di conflitti di interesse. Parlo della figura del consulente finanziario autonomo e di Gestioni patrimoniali come per esempio Moneyfarm.
Ma quali sono le problematiche?
Consulente indipendente: Il consulente finanziario autonomo esercita la sua professione di consulente finanziario a fronte di una vera e propria parcella “fee only”, ovvero senza percepire provvigioni da banche, compagnie assicurative, Sim e Sgr. Anche per lui tuttavia sussistono le stesse considerazioni viste nel punto 1 e 2. Anche per tale professione è richiesto il diploma. Le competenze non sono certificate da nessuno se non da appositi albi visti sopra che ne abilitano alla professione. La parcella + IVA va pagata a prescindere tramite vincolo contrattuale ma il vostro portafoglio rimane tuttavia presso la vostra banca. Nel senso che vi dirà cosa comprare e vendere ma sarete poi voi che vi dovrete recare in banca vostra o accedere alla piattaforma on line e fare le operazioni. In tal caso paghereste anche le commissioni della vostra banca. L’alternativa è allora spostare tutto su una piattaforma trading che offre costi minimi ma poi dovrete rendicontare il tutto nel quadro RW della dichiarazione dei redditi. E in tal caso la banca presso cui avete ancora l’operatività quotidiana di conto corrente non vi considererà più come prima in quanto cliente non più patrimonializzato e importante, non avrete agevolazioni su tassi di interesse o tutto ciò che gira intorno all’aspetto commerciale di una banca.
Gestione Patrimoniale: è l’esempio di moneyfarm o qualsiasi servizio di robo advisoring, sempre più comune in Italia. Viene aperto un conto apposito intestato a te, nel quale verranno effettuate tutte le operazioni di investimento e disinvestimento. Tu non dovrai (e potrai) fare niente, sarà il robot advisor a comprare e vendere titoli finanziari per te. Ad una prima analisi, sembrerebbe essere un modo efficiente per gestire il proprio capitale con costi in linea con il mercato, ma esistono aspetti importanti da mettere in luce. Innanzitutto le gestioni di Money Farm sono in realtà attive, seppur utilizzino ETFs, vanificando quindi l’aspetto distintivo che lo caratterizza. Inoltre è possibile scegliere solo portafogli precostituiti senza personalizzazione uguali per tutti. Il che ti pregiudica, anche avendo una situazione finanziaria che te lo permette, di aggiungere soldi su una specifica asset finanziaria che in quel periodo finanziario merita attenzione. Infatti l’aggiunta di nuovi soldi entreranno inesorabilmente a cascata su tutto il portafoglio. La gestione patrimoniale permette di compensare minusvalenze con plusvalenze altrimenti non compensabili (per ora), ma anticipa il pagamento di imposte ogni 31.12, attraverso una procedura che non è il massimo dell’efficienza finanziaria in quanto vanifica l’effetto boost dell’interesse composto. Mettendo il tuo patrimonio su moneyfarm o qualsivoglia robot advisor si vanifica tutto ciò che può attenere l’aspetto della pianificazione finanziaria, fiscale, previdenziale, successoria ecc.. fatta piuttosto da un consulente finanziario competente. E’ una semplice scelta di tipologia di portafoglio. E anche in tal caso la banca presso cui avete ancora l’operatività quotidiana di conto corrente non vi considererà più come prima in quanto cliente non più patrimonializzato, non avrete agevolazioni su tassi di interesse o tutto ciò che gira intorno all’aspetto commerciale di una banca.
Detto questo, sappi che per avere una forma di consulenza come quelle viste non è necessario che tu ti rivolga per forza ad un consulente finanziario autonomo o ad una GPM con tutte le problematiche del caso.
Oggi poche banche specializzate, tra le quali quella in cui io opero, forniscono ai clienti la consulenza evoluta, che ha lo scopo proprio quello di eliminare questi conflitti di interesse tramite il pagamento mensile e trasparente (senza iva!) della consulenza, potendo il consulente finanziario costruire e monitorare per te portafogli efficienti con i migliori prodotti (ETF, ETC, SICAV) senza vincoli di scelta e a zero commissioni di compravendita, ma con il vantaggio di avere tutto in un’unica banca senza utilizzo di piattaforme estere e senza vincoli contrattuali. Quindi occhio e informatevi bene prima di prendere decisioni influenzate da strategie di marketing.
Ti può bastare? e se ti dicessi che anche il conto corrente è gratuito? ma questa è un’altra storia, e se vuoi saperne di più contattami.
Esperienza: quanti anni di esperienza ha il Consulente finanziario?
Attenzione a questo punto. Esperienza non significa automaticamente competenza!!
Abbiamo visto sopra come valutare le competenze. Potremmo ritrovarci davanti un consulente finanziario con anni di esperienza ma poco competente e viceversa.
L’esperienza è uno dei criteri importanti per le numerose casistiche vissute dal consulente. Ma presa da sola non è sinonimo di garanzia, per questo l’ho messa al quarto punto.
Un consulente anziano potrebbe anche essere di vecchio stampo, non aggiornarsi sulle novità visto che ormai la sua carriera l’ha fatta e si adagia su un portafoglio ormai consolidato. Quindi quando si parla di esperienza non si parla di anzianità in senso anagrafico.
Inoltre se siamo giovani non sarà di certo lui che ci accompagnerà per tutta la durata della nostra vita finanziaria. Prima o poi in pensione ci andrà prima lui, dopodiché saremo costretti a iniziare di nuovo tutto da capo.
Il consulente finanziario lavora con una banca specializzata?
Neanche il miglior chirurgo al mondo riuscirebbe a salvare vite se operasse in un villaggio in Africa senza attrezzi del mestiere. Cosa voglio dire con questo?
Che se voglio un professionista che mi segua, si spera, per tutta la vita, di certo non andrò da un consulente di una banca tradizionale dove tale professione è inquadrata da dipendente e ogni tot di anni a causa delle rotazioni mi viene cambiata la figura di riferimento.
Se volessi una pianificazione finanziaria d’eccellenza, strumenti di investimento all’avanguardia, piattaforme di ultima generazione, non mi dovrei recare in una banca specializzata piuttosto in prestiti o attività aziendale.
Per fare una metafora, meglio andare in un supermarket dove trovi qualunque prodotto e a prezzi ragionevoli piuttosto che al negozietto di paese sotto casa che vende pochi prodotti e a caro prezzo.
Inoltre al mondo d’oggi è molto importante la velocità. Non tolleriamo più andare allo sportello, fare la fila ed essere trattati come un numero.
L’assistenza SMART diventa sempre più importante.
Quindi, la presenza del mio consulente è di vecchio stile o posso contare nell’utilizzo di svariati supporti telematici di ultima generazione? intendo dire per esempio anche appuntamenti a distanza tramite teams o zoom.
Doti professionali: empatia, reputazione e disponibilità
Sono 3 termini che in realtà sono interdipendenti tra loro.
A livello empatico e sul come ti espone le cose, è chiaro e conciso? riesci a capire tutto ciò che ti dice?
Inoltre, fa le domande giuste? mi spiego meglio.. è interessato solo ai soldi da investire o ti fa domande inerenti per esempio la composizione del nucleo familiare, che lavoro fai, se pubblico o privato, quanti redditi entrano in famiglia, se ci sono figli da tutelare ecc…Il tutto è estremamente importante per tutti i vantaggi fiscali e finanziari che ruotano attorno ad una corretta
pianificazione finanziaria
pianificazione fiscale
pianificazione previdenziale
pianificazione successoria
ecc..
A livello reputazionale al mondo d’oggi una presenza on line permette al consulente di divulgare le sue competenze in maniera trasparente a beneficio della tranquillità dei clienti, ma soprattutto anche per chi non è cliente permette di farsi un’idea iniziale sulle sue competenze.
Non mi dilungo su questo punto perché non è fondamentale come criterio di scelta. Tuttavia è un altro dei criteri per capire se il consulente finanziario faccia al caso vostro. A tal proposito se ancora non mi conosci ti invito a seguirmi su tutti i social.
Di certo però la disponibilità è fondamentale. Il vostro consulente vi risponde al telefono? vi richiama dopo la chiamata persa?
E ora visto che sei arrivato fin qui condividi questo articolo con chi reputi sia una persona importante che sta facendo l’errore di affidarsi alla persona sbagliata.
Warren Buffet, uno degli uomini più ricchi al mondo, dice che “il rischio deriva dal non sapere cosa stai facendo“. Negli anni ho sperimentato che un cliente finanziariamente educato riesce ad ottenere risultati superiori.
Lo scopo del mio sito per esempio è dare una spiegazione a concetti finanziari che, se capiti, possono cambiare drasticamente il futuro finanziario di ogni singolo risparmiatore. Dal lato mio invece migliora enormemente la qualità e la percezione del mio lavoro. In pratica aiuto i miei clienti a gestire al meglio i propri risparmi tramite la comprensione del complesso mondo finanziario per trarne il maggior beneficio possibile per se e per i propri familiari in termine di benessere e indipendenza finanziaria.
Warren Buffet ci dice che investire è semplice, ma non facile. Il mio ruolo è esattamente quello di semplificare al cliente queste dinamiche, e accompagnarlo lungo il percorso. Perché investire non è una scelta. L’inflazione si mangia ogni anno potere di acquisto, ad erodere un patrimonio che abbiamo costruito con lavoro ed impegno. E’ quindi non solo un dovere, ma un diritto, difendere il proprio capitale, e valorizzarlo nel tempo, in linea con i nostri obiettivi.
Ma farlo non è semplice, per questo i 6 passi che hai potuto conoscere sono fondamentali per rendere il processo di crescita estremamente semplice.
Se lo vorrai fatti anche tu un giro sul mio sito.
Ciao e a presto.
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Dott. Alessio Zaccanti
Consulente finanziario
Personal Financial Advisor
Seguo clienti in tutta Italia.
Con la Consulenza Evoluta fornita dalla mia banca beneficerai di:
- ZERO conflitti di interesse
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Domande ricorrenti
Hai già un consulente che ti segue e non sei soddisfatto?
Se non sei soddisfatto del consulente finanziario che ti segue puoi sempre cambiarlo.
Non sei obbligato a tenere quello che ti ha assegnato la banca.
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Se non abiti a Roma potrebbe essere un problema?
Assolutamente NO!
Seguo molti clienti in tutta Italia e all’estero. Infatti la tecnologia ci viene incontro e tutti i servizi che offre la mia banca possono essere attivati senza problemi per via telematica, a partire dall’ apertura del conto corrente fino alla gestione del portafoglio o del piano pensionistico garantendoti consulenza costante e reperibilità 24 ore su 24. Gli appuntamenti inoltre potranno essere svolti in qualsiasi momento on-line con l’ausilio di qualsiasi piattaforma di comunicazione a distanza.
Posso diventare cliente mantenendo come conto principale quello della mia banca?
Certamente! puoi tranquillamente continuare ad utilizzare la tua banca come conto principale.
E’ necessario comunque aprire un secondo conto con la banca con la quale lavoro, che potrà essere utilizzato senza problemi come conto di investimento. Avrai così l’opportunità di testare senza impegno anche la validità e l’efficienza della banca.
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