Pac piano di accumulo del capitale: guida completa

Tutto quello che devi sapere per investire con la strategia del pac piano di accumulo capitale condensato in una guida completa

PAC Piano di accumulo del capitale. Guida completa

Il PAC piano di Accumulo del Capitale è una strategia di investimento che consente di investire gradualmente piccole somme di denaro, in modo regolare e automatico, per un periodo di tempo predefinito. È una soluzione adatta a tutti, anche a chi ha una disponibilità economica limitata o non ha esperienza di investimento. E’ possibile sottoscriverlo con la propria banca, in autonomia o tramite il proprio consulente finanziario.

Tabella dei Contenuti

Cos' è il pac piano di accumulo del capitale

Il pac è sicuramente il miglior metodo di investimento mensile finalizzato alla costruzione di un grosso capitale nel lungo termine.

Strumento molto utile per pianificare i propri obiettivi di lungo termine ( es. progetto studi per i figli, costruzione capitale per anticipo di acquisto di un immobile) , di lunghissimo termine (es. fondo pensione) ma anche come semplice strumento di risparmio efficiente il vantaggio del quale è quello di trasformare una piccola cifra mensile in un grande capitale

Come funziona il pac piano di accumulo del capitale

Quando si sottoscrive un PAC, si stabilisce un importo fisso da versare ad ogni rata e la durata dell’investimento. Il valore delle quote acquistate varia in base al prezzo di mercato del fondo.

Se il prezzo delle quote è in aumento, si acquisteranno meno quote, mentre se il prezzo è in calo, si acquisteranno più quote.

Come detto il risparmiatore può decidere l’ importo preferibilmente mensile e la durata dell’investimento che necessariamente come vedremo dovrà essere di lungo termine. Il pac in senso pratico consiste nell’acquisto a rate di uno strumento finanziario che preferibilmente per natura presenti oscillazione di prezzi ma che nel lungo periodo abbia sempre una crescita importante.

Per es. un etf o un fondo comune d’investimento azionario globale. Infatti avendo obiettivi di lungo termine si ha la possibilità di partecipare alla crescita azionaria globale di lungo periodo.

Il principio del dollar cost average del pac

Dal punto di vista finanziario il pac permette di mediare il “costo medio di acquisto” delle quote di un fondo, riducendo così il rischio di comprare sui massimi inducendo gli investitori a una certa disciplina.

Tuttavia andiamo a vedere anche nel breve periodo come si comporta il pac.

pac nel lungo periodo i mercati salgono sempre. Nel breve periodo oscillano

Il pac in un mercato in perdita

Nel lungo periodo, sempre se il pac sia stato impostato su un mercato efficiente, anche un mercato in perdita come da immagine riesce a fornire un rendimento positivo a tale strategia di investimento.

il pac anche in un mercato in perdita guadagna grazie alla mediazione dei prezzi e al principio del dollar cost average

Il pac in un mercato laterale

Il pac risulta vincente anche in contesti in cui investendo piuttosto in un’unica soluzione, i mercati abbiano un andamento laterale, ovvero quando si investe e si ritira l’investimento allo stesso prezzo.

il pac anche in un mercato laterale guadagna grazie alla mediazione dei prezzi e al principio del dollar cost average

Il pac in un mercato in salita

E’ scontato che in un mercato cd Bullish (mercato toro) anche la strategia del pac risulta vincente.

il pac in un mercato che sale guadagna grazie alla mediazione dei prezzi e al principio del dollar cost average

In quale mercato investire con il pac?

Se guardiamo l’indice msci world, l’indice che per darci un’idea rappresenta il mercato azionario mondiale, nel lungo termine nonostante alti e bassi è sempre cresciuto più del 10% l’anno.

Quindi investire nell’economia reale mondiale nel breve periodo ci sottoporrà ad oscillazioni più o meno importanti, ma nel lungo periodo sicuramente ci porterà eccellenti risultati.

MSCI world azionario nel lungo periodo guadagna sempre

Vantaggi del pac piano di accumulo capitale

Flessibilità

E’ possibile scegliere l’importo della rata e la frequenza dei versamenti in base alle proprie esigenze e possibilità, il che favorisce soprattutto coloro che non dispongono di grandi somme da investire.

Riduzione del rischio

L’acquisto periodico di quote mitiga il rischio di acquistare quote a prezzi elevati in caso di aumento del mercato.

Adottare il principio del “dollar cost averaging” consente di diluire l’investimento su un periodo di tempo abbastanza lungo, che copre quasi tutte le possibili condizioni di mercato. In questo modo, si evita di investire in un’unica soluzione in un momento sbagliato quando il valore dell’attività è al massimo.

Obiettivo di medio-lungo termine

Un PAC è una soluzione ideale per chi desidera raggiungere un obiettivo di investimento nel medio-lungo termine.

Investimento razionale

L’investitore non sarà influenzato dalle tendenze effimere del mercato e potrà investire in maniera costante senza cadere nella trappola dell’emotività.

Per il risparmiatore cogliere il momento più opportuno per entrare su un determinato mercato è un’ impresa molto difficile. Il Piano di Accumulo, poiché fa acquistare poco alla volta e con continuità, permette dunque di mediare i prezzi di acquisto delle quote dei fondi e toglie all’investitore il problema del giusto timing d’ingresso.

Quindi è un programma di acquisti che aiuta ad effettuare investimenti anche quando i mercati scendono, cioè in quei momenti in cui si possono cogliere le migliori opportunità d’investimento

Dollar Cost Averaging (DCA) del pac

Il funzionamento dei piani di accumulo prendono ispirazione dalla strategia statunitense nota come Dollar Cost Averaging (DCA), una tecnica di investimento che consiste di acquistare un importo fisso di dollari su un particolare strumento finanziario a ritmi regolari, a prescindere dal prezzo dello strumento.

L’investitore in questo modo compra più quote quando il prezzo è più basso e meno quote quando il prezzo è più alto. La premessa è che la DCA abbassa il costo medio per quota nel corso del tempo, incrementando le opportunità di guadagno.

libro the intellingent investor di Benjamin Graham

Questa strategia di investimento è salita alla ribalta negli anni ’50 grazie a colui che è considerato il padre dell’analisi fondamentale: Benjamin Graham.

Secondo l’investitore, a cui ha ammesso di ispirarsi anche il noto Warren Buffet, seguendo questa tecnica è consigliabile un maggiore frazionamento degli importi da investire, quindi un maggior numero di rate, e un’alta diversificazione delle società su cui puntare, così da splittare il rischio.

La differenza principale tra i PAC e il Dollar cost average è che tramite i piani di accumulo si investe in un fondo di gestione di risparmio e non in modo diretto sul mercato azionario.

Quando il pac non funziona

Ci sono casi in cui il pac piano di accumulo non funziona e rischia di deludere le aspettative di chi ci investe.

Quando il pac diventa PIC

Il dollar cost averaging è il principio alla base della strategia del pac. L’acquisto costante e regolare di quote sul mercato permette di mediare i singoli prezzi di acquisto.

Il prezzo del nostro investimento alla fine sarà espresso dalla media dei prezzi dei singoli acquisti fatti nel tempo. Quando i mercati caleranno acquisterò più quote rispetto a quando invece saliranno.

 

Ipotizziamo un pac di 100 euro al mese. In caso di discesa dei mercati specialmente all’inizio del piano le mie 100 euro avranno influenza sul prezzo medio del mio investimento. Ma nel corso del tempo tale efficacia tende a diminuire fino a svanire.

Infatti per esempio quando il montante accumulato sarà arrivato a 10.000 euro, in caso di calo di mercati le mie 100 euro saranno ininfluenti sulla mediazione del prezzo. E da pac il mio accumulo diventerà un pic, ovvero un capitale soggetto alle fluttuazioni di mercato.

 

Il piano di accumulo ci protegge dal fattore emotività, quindi volendo continuare su questa linea potrebbe essere salutare per la nostra tranquillità disinvestire una parte per posizionarla su una componente liquida come i short bonds per farla rientrare in seguito ad un forte calo dell’azionario, oppure su un’asset tipicamente decorrelata al tipo di azionario scelto come per esempio l’ oro. Insomma il pac nel tempo necessita di manutenzione.

Scadenza ravvicinata del pac

I disinvestimenti anticipati possono oltretutto salvare l’investitore da un vero e proprio crollo del rendimento del PAC, quando per esempio una crisi si sviluppa in prossimità della fine del piano di accumulo.

Il depotenziamento se cosi si puo dire del pac costituirebbe una sorta di assicurazione, e come tutte le assicurazioni il premio pagato, ovvero il disinvestimento parziale, sarà un costo nel caso in cui la crisi non si verificasse, e un beneficio nel caso in cui l’evento si verificasse. In tal caso , la liquidazione anticipata di una parte del capitale investito permetterebbe all’investitore di limitare i danni.

 

Non potendo sapere in anticipo se la crisi finanziaria avverrà o meno, la scelta di disinvestire anticipatamente è soggettiva, legata ad alcune variabili come la durata del piano di accumulo, la propensione al rischio e la necessità più o meno inderogabile di disinvestire il capitale subito dopo il completamento del PAC.

quando si è vicini alla scadenza del pac c'è il rischio che non si guadagna per il calo del mercato azionario

Scadenza del pic frazionato

Le stesse considerazioni valgono per i surrogati dei pac, ovvero i pic frazionati.

Avendo in tal senso un capitale già formato, spesso si decide entrare sui mercati in 12 o 24 mesi a rate costanti.

Qual è la problematica? È che il PAC è una strategia molto valida ma solo nel lungo termine (8-10 anni!). Nel breve il risultato è totalmente aleatorio, anche dopo 24 mesi. Basti pensare al caso in cui raggiunto il ventesimo mese o comunque in prossimità della fine o proprio alla fine del piano arrivi una importante crisi finanziaria.

Se proprio si volesse per forza entrare sull’azionario in accumulo senza ragionare ad un portafoglio diversificato e decorrelato. Una soluzione migliore in tal senso per esempio sarebbe entrare a ingressi frazionati non costanti nel tempo per 12 o 24 mesi ma per più anni e in occasione di cali superiori ad un -15% o -20% che statisticamente sono soglie che delimitano una correzione da un bear market incrementarne le dosi. L’orizzonte temporale lungo e il principio del ritorno alla media poi nel tempo faranno il resto.

Errata scelta del mercato in cui si investe con il pac

La scelta del mercato in cui si investe è fondamentale. Se si investe sull’economia globale nel lungo termine non si sbaglia in quanto il mercato azionario globale rappresenta l’intero mondo produttivo, cioè tutte le società del globo fabbricatrici di beni e fornitrici di servizi destinati a noi consumatori.

Certo tra momenti di benessere in cui si producono utili e occupazione si alternano fasi negative contraddistinte da disoccupazione e chiusura di realtà imprenditoriali che saranno poi sostituite comunque da altre in una successiva fase di ripresa. E investire nelle borse mondiali significa acquisire la facoltà di partecipare a questo processo. Se invece si investe sull’economia di un singolo paese lo scenario cambia. Un pac sull’msci world negli ultimi anni ha dato un ritorno ben diverso da un pac sull’ economia italiana.

il pac nel mercato azionario italiano non ha reso niente per molti anni

E' meglio il PIC o il PAC?

Investire tutto e subito o investire in accumulo con un pac? Qual è la migliore metodologia per investire?

Cos'è un pic

PIC sta per Piano di investimento di capitale: con questo termine si intende l’investimento in un’unica soluzione di una certa somma. Quindi, è ideale per chi ha molta liquidità da investire nell’immediato.

Il PAC invece è il Piano di accumulo del capitale, ovvero un investimento a rate dilazionate nel tempo ed è ideale per chi intende accumulare capitale nel tempo ma che non ne dispone nell’immediato ma anche per chi il capitale ce l’ha già ma vuole entrare piano nei mercati per sfruttare il market timing in senso automatico.

Per un genuino confronto però tratteremo il piano di accumulo in questo caso come strategia di investimento di un capitale già disponibile e non come formula di accantonamento di lungo termine visto in precedenza.

Il pic è migliore del pac nel corso degli anni

Il grafico che andiamo a vedere ora mostra un’importante evidenza, cioè che l’investimento one shot, il pic per l’appunto, vince sul pac nella stragrande maggioranza degli anni. 

il pic è storicamente migliore del pac come rendimenti

Da tenere presente però che qui stiamo parlando di mercato azionario americano.

La zona sotto la linea dello zero rappresenta i periodi in cui il il pic vince verso il pac, viceversa la parte sopra.

L’evidenza risulta scontata in quanto se vediamo il trend di lungo periodo del mercato americano risulta sempre in salita. Infatti in termine di statistica le fasi toro sono numericamente superiori alle fasi orso.

Nel breve termine possono esserci inefficienze, valutazioni eccessive, bolle speculative ma l’evidenza ci dice che i mercati finanziari salgono molto di più di quanto possano scendere.

È abbastanza intuitivo immaginare che un mercato in consolidato trend positivo (come anche per es l’ MSCI World) retroceda maggior valore all’investimento in unica soluzione.

pic durante le fasi toro è meglio del pac

Tuttavia è interessante da notare che la differenza di rendimento tra le due strategie è di pochi punti percentuali su una performance cumulata di oltre 15 anni, stiamo parlando di qualche decimale di punto su base annua.

Il mercato in cui si investe fa la differenza nella scelta tra pac o pic

Tale situazione tuttavia cambierebbe se invece prendessimo in considerazione altri mercati meno efficienti come per esempio il mercato italiano che abbiamo visto in precedenza, il ftse mib. 

Chi investiva one shot nel 2007-2008 ancora si troverebbe oggi in territorio negativo. La scelta del pac quindi sarebbe ad oggi stata più premiante del pic.

il pac nel mercato azionario italiano non ha reso niente per molti anni

Quindi la prima considerazione da fare se sia meglio il pac del pic è la scelta del mercato in cui si investe.

Un altro esempio, investire in mercati molto volatili come quelli emergenti la strategia del pac sarebbe stata più premiante.

Il concetto che molti credono che più si assume rischio o volatilità e più rendimento atteso ci si debba aspettare quindi non è sempre confermato. E il pac riuscirebbe a dare più efficienza al risultato finale e quello che ci portiamo a casa è che il valore della strategia del pac viene esaltato proprio nei mercati meno efficienti.​

pac vs pic nei mercati inefficienti come quelli emergenti. Il pac in questi casi è migliore

Pac e pic durante le fasi di ipervalutazione del mercato

Altra considerazione da fare: il pac vince sul pic se iniziato durante fasi di ipervalutazione di mercato?
L’evidenza dei fatti gioca ancora a favore del pic nel lungo periodo.

Ci sono fasi nella storia in cui le azioni potrebbero restare sopravvalutate per lunghi periodi, e non è detto che aspettare o scegliere un PAC sia necessariamente la soluzione migliore.

Anche in caso di valutazioni eccessive per un cape ratio alto dell’azionario per la maggior parte del tempo il PIC vince sul PAC. Se si pensa che il mercato azionario sia sopravvalutato e che potrebbe esserci un crollo imminente , si potrebbe dover aspettare anche anni prima di avere ragione.

pac e pic durante mercati ipervalutati

Nelle fasi di crollo dei mercati è meglio il Pac o il Pic?

E cosa accade durante le fasi di crollo dei mercati azionari? Il pac vediamo che a seconda dei casi diventa più o meno conveniente. Se il pac è allo stato iniziale sarà stata una strategia migliore del pic nel breve periodo. Specialmente se il mercato ribassista dura molto tempo.

pac e pic durante una fase di crollo dei mercati azionari. Il prezzo medio del pac è più basso. Esempio del 2000
pac e pic durante una fase di crollo dei mercati azionari. Il prezzo medio del pac è più basso. Esempio del 2007

Tuttavia questa convenienza ha una vita breve. La logica vuole infatti che con il pac si acquistino quote via via a prezzi più bassi e di conseguenza rispetto al pic il prezzo medio di carico si abbassa progressivamente. Ma in una fase successiva di recupero dell’azionario tali acquisti riportano via via il prezzo medio sempre più su portando ad un successivo riavvicinamento di prezzi di entrambe le strategie.

Più l’allungo dell’azionario è intenso prima il pic recupera e addirittura supera di nuovo il pac. Più il pac si trova nella fase iniziale più risulta conveniente. Più il pac si trova nella fase finale più ininfluente diventa la differenza tra pic e pac.

prezzo medio del pic e prezzo medio di un pac iniziati entrambi nel 2007

Ma la vera differenza tra le due strategie viene esaltata in occasione dei rialzi successivi a grandi crolli. In tale scenario l’investimento one shot prevale nettamente sul pac.

prezzo medio del pic e prezzo medio di un pac iniziati entrambi nel 2009

La ragione è ovvia. Se investi tanti soldi subito a prezzi stracciati, hai l’occasione di acquistare le quote ad un prezzo molto conveniente, e non è necessario indovinarne il punto di minimo. E cavalchi il mercato durante tutta la fase di risalita successiva. In questo video parlavo a tal proposito delle fasi correttive e delle fasi orso storiche.

Le 26 correzioni hanno generato mediamente un -13,7% in 4 mesi e hanno impiegato in media altri 4 mesi per il recupero. 

correzioni storiche dei mercati azionari mondiali

Invece i 12 bear market hanno avuto in media un declino del 30% in 14 mesi e hanno impiegato in media 24 mesi per recuperare. Si tratta sempre di dati passati antecedenti al 2021 il che non sono rappresentativi di previsioni future.

crisi storiche dei mercati azionari bear market

E' meglio il Pic o il Pac? Conclusioni

In conclusione entrare one shot con la forma del pic sui mercati azionari nel lungo periodo rende di più ma espone al rischio di essere totalmente in balia dell’andamento di questi anche se la statistica tuttavia gioca a favore di chi si espone nel lungo periodo. Non c’è uno strumento migliore, ognuno ha i propri punti di forza e debolezza. Ecco perché Pic e pac non sono in contrasto tra loro. Non tutti sono idonei a tollerare nel breve termine vistose discese.

 

Qual è infatti la cosa peggiore che può capitare davanti a un piano di investimento a lungo termine? Interromperlo.

Tutti sono leoni quando il mercato sale, e diventano agnelli quando il mercato scende!

La migliore strategia di investimento per molti non è quella che massimizza il rendimento ma quella che ti fa dormire meglio la notte.

Il piano di accumulo ci protegge proprio dal fattore emotività. Senza la strategia di accumulazione, quanto tempo l’investitore sarebbe rimasto sul mercato? Ebbene il meccanismo di accumulazione farebbe percepire l’investimento come un processo che si prolunga nel tempo, e non come un evento che si esaurisce nel momento in cui viene fatto.

Capire il proprio break-even point (punto di rottura) potrebbe aiutare a sopportare l’investimento nel tempo in modo da portarlo a termine e non interromperlo.

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