Zaccanti Alessio
Perchè ora occorre cautela sul mondo azionario
Aggiornamento: 1 set 2022

I principali indici azionari statunitensi si sono caricati più in alto ad agosto, stabilendo regolarmente nuovi massimi e nuovi record storici. La resilienza del prezzo delle azioni si concretizza nell' ignorare numerosi fattori di rischio e sembra diano più importanza alla Fed, alla Bce, ai loro comunicati piuttosto che ai mille interrogativi sulle bolle di asset e sulla stabilità finanziaria.
La cautela credo oggi sia fondamentale, vediamo il perché:
1) La minaccia COVID potrebbe farsi più aggressiva nei prossimi mesi con l’arrivo dell’inverno e per le varianti. Eventuali lockdown potrebbero minare la quiete dopo la tempesta. Tante attività economiche aspettano ad assumere proprio per questa incertezza.
2) Calo della fiducia dei consumatori.
3) Tassi di interesse in prospettiva più elevati. Si vede un aumento dei tassi reali, non solo perché la Fed dovrebbe iniziare a ridurre i suoi acquisti di obbligazioni, ma anche perché le economie globali sono in ripresa, il che potrebbe incoraggiare gli investitori stranieri che si sono riversati sui Treasury come "rifugio sicuro" a spostare i loro soldi altrove. Tassi più elevati potrebbero anche esercitare pressioni sui multipli prezzo-utili delle azioni, che attualmente si trovano ben al di sopra delle norme storiche. Infatti a parità di rendimento tra obbligazioni-azioni, l’investitore preferirà l’asset con zero rischi, vendendo quindi in massa azioni. Gli investitori in azioni a bassa capitalizzazione, ciclici e contribuenti in genere sembrano aver preso in considerazione il rischio di tassi più elevati, poiché tali titoli si sono ritirati dai loro massimi da inizio anno. Ma non per i leader tecnologici a mega-capitalizzazione, che dominano l'indice S&P 500.
4) Incognita sui profitti futuri delle aziende. Gli utili societari potrebbero non essere così robusti in futuro. I guadagni dall'inizio dell'anno sono stati spettacolari: le stime degli utili per l'intero anno 2021 sono aumentate di oltre il 20% rispetto ai livelli di inizio anno. Tuttavia c'é preoccupazione per la sostenibilità dei margini operativi, dati i venti contrari alla redditività aziendale: tasse più elevate (USA: la politica di Biden sarà inasprire le tasse), regolamentazione più aggressiva, costi di input più elevati, costo del lavoro più elevato e dollaro USA più debole. Gli investitori possono avere fiducia nelle capacità delle aziende di compensare questi fattori, ad esempio aumentando i prezzi. Ma questo punto di vista non coincide del tutto con l'idea che l'aumento dell'inflazione sia semplicemente transitorio. Infatti uno dei motivi per cui la Fed non ha alzato i tassi e ha semplicemente diminuito gli acquisti di titoli obbligazionari facendo un tapering ”soft”, è perché vede un’inflazione transitoria. Questi fattori, l'anticipazione di tassi più alti e guadagni più bassi, possono alimentare una correzione del mercato a breve termine, che alla fine potrebbe aiutare gli investitori a digerire questo recente rally storico e riconciliarsi con la realtà di meno liquidità, tassi più elevati e inflazione. Un tale respiro potrebbe aiutare a ripristinare i premi di rischio e preservare potenziali futuri rialzi.
5) Possibile rallentamento produttivo. La carenza di materie e di componenti sta rallentando la produttività. Gli effetti negativi di tale situazione porta a far salire i prezzi (cioè l'inflazione) andando ad inficiare di conseguenza sulla domanda. Insomma si sta creando specialmente nel settore automobilistico un vortice vizioso.
6) A livello tecnico abbiamo assistito negli ultimi 12 mesi al record assoluto della borsa americana. I record prima o poi statisticamente finiscono

Inoltre l'indice cape sta assumendo valori prossimi a quelli toccati nel 2000 prima dello scoppio della bolla tecnologica.

Insomma nei prossimi mesi di carne al fuoco ce ne sarà tanta, per questo la prudenza, nonostante l’habitat ottimale per i mercati azionari con tassi bassi sia favorevole, è d’obbligo. Eventuali discese dei mercati, crolli seppur veloci, potrebbero essere opportunità di investimento, ribilanciamenti e di accumuli in ottica di medio-lungo termine. Proprio l'incertezza in un momento in cui le valutazioni delle borse, specialmente quelle USA, sono elevate, rischia di pesare sui mercati.
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