Quando il Pac non funziona | Alessio Zaccanti
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QUANDO IL PAC NON FUNZIONA

Ci sono casi in cui il pac piano di accumulo non funziona e rischia di deludere le aspettative di chi ci investe. Tali casistiche le vediamo in questo articolo.

  1. Quando il pac diventa pic

  2. Scadenza ravvicinata

  3. Scadenza del pic frazionato

  4. Mercato in cui si investe

Il PAC piano di accumulo capitale è un'eccellente strategia di investimento che permette di accumulare un capitale nel tempo ed è usato sia da chi vuole costruire un capitale che ancora non ha, sia da chi un capitale lo ha già, ma preferisce entrare a piccole dosi costanti sul mercato piuttosto che in un'unica soluzione, parliamo cosi di un pic frazionato. Vediamo la prima casistica in cui il pac non funziona. 

Consulente finanziario Fineco Alessio Zaccanti

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Quando il pac diventa PIC

Il dollar cost averaging è il principio alla base della strategia del pac. L’acquisto costante e regolare di quote sul mercato permette di mediare i singoli prezzi di acquisto. Il prezzo del nostro investimento alla fine sarà espresso dalla media dei prezzi dei singoli acquisti fatti nel tempo. Quando i mercati caleranno acquisterò più quote rispetto a quando invece saliranno. Ipotizziamo un pac di 100 euro al mese. In caso di discesa dei mercati specialmente all’inizio del piano le mie 100 euro avranno influenza sul prezzo medio del mio investimento. Ma nel corso del tempo tale efficacia tende a diminuire fino a svanire. Infatti per esempio quando il montante accumulato sarà arrivato a 10.000 euro, in caso di calo di mercati le mie 100 euro saranno ininfluenti sulla mediazione del prezzo. E da pac il mio accumulo diventerà un pic, ovvero un capitale soggetto alle fluttuazioni di mercato. Il piano di accumulo ci protegge dal fattore emotività, quindi volendo continuare su questa linea potrebbe essere salutare per la nostra tranquillità disinvestire una parte per posizionarla su una componente liquida come i short bonds per farla rientrare in seguito ad un forte calo dell’azionario, oppure su un’asset tipicamente decorrelata al tipo di azionario scelto come per esempio l’ oro. Insomma il pac nel tempo necessita di manutenzione.

Scadenza ravvicinata

I disinvestimenti anticipati possono oltretutto salvare l’investitore da un vero e proprio crollo del rendimento del PAC, quando per esempio una crisi si sviluppa in prossimità della fine del piano di accumulo. Il depotenziamento se cosi si puo dire del pac costituirebbe una sorta di assicurazione, e come tutte le assicurazioni il premio pagato, ovvero il disinvestimento parziale,  sarà un costo nel caso in cui la crisi non si verificasse, e un beneficio nel caso in cui l’evento si verificasse.  In tal caso , la liquidazione anticipata di una parte del capitale investito permetterebbe all’investitore di limitare i danni. Non potendo sapere in anticipo se la crisi finanziaria avverrà o meno, la scelta di disinvestire anticipatamente è soggettiva, legata ad alcune variabili come la durata del piano di accumulo, la propensione al rischio e la necessità più o meno inderogabile di disinvestire il capitale subito dopo il completamento del PAC.

quando il pac non funziona

Scadenza del pic frazionato

Le stesse considerazioni valgono per i surrogati dei pac, ovvero i pic frazionati. Avendo in tal senso un capitale già formato, spesso si decide entrare sui mercati in 12 o 24 mesi a rate costanti. Qual è la problematica? È che il PAC è una strategia molto valida ma solo nel lungo termine (8-10 anni!). Nel breve il risultato è totalmente aleatorio, anche dopo 24 mesi. Basti pensare al caso in cui raggiunto il ventesimo mese o comunque in prossimità della fine o proprio alla fine del piano arrivi una importante crisi finanziaria. Se proprio si volesse per forza entrare sull’azionario in accumulo senza ragionare ad un portafoglio diversificato e decorrelato. Una soluzione migliore in tal senso per esempio sarebbe entrare a ingressi frazionati non costanti nel tempo per 12 o 24 mesi ma per più anni e in occasione di cali superiori ad un -15% o -20% che statisticamente sono soglie che delimitano una correzione da un bear market incrementarne le dosi. L’orizzonte temporale lungo e il principio del ritorno alla media poi nel tempo faranno il resto.

Consulente finanziario Fineco Alessio Zaccanti

Sono un consulente finanziario con certificazioni internazionali EFA ed ESg e ti aiuto ad investire bene i tuoi soldi con la CONSULENZA EVOLUTA.

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Mercato in cui si investe

La scelta del mercato in cui si investe è fondamentale. Se si investe sull’economia globale nel lungo termine non si sbaglia in quanto Il mercato azionario globale rappresenta l’intero mondo produttivo, cioè tutte le società del globo fabbricatrici di beni e fornitrici di servizi destinati a noi consumatori. Certo tra momenti di benessere in cui si producono utili e occupazione si alternano fasi negative contraddistinte da disoccupazione e chiusura di realtà imprenditoriali che saranno poi sostituite comunque da altre in una successiva fase di ripresa. E Investire nelle borse mondiali significa acquisire la facoltà di partecipare a questo processo. Se invece si investe sull’economia di un singolo paese lo scenario cambia. Un pac sull’msci world negli ultimi anni ha dato un ritorno ben diverso da un pac sull’ economia italiana. 

il pac non ha funzionato nel mercato azionario italiano

Sono Alessio Zaccanti, un consulente finanziario con certificazioni internazionali EFA ed ESG. Seguo i miei clienti prevalentemente in tutta Roma e dintorni ma sono operativo anche nel resto d'Italia. La tecnologia ci viene incontro e tutti i servizi che offre la mia banca possono essere attivati senza problemi per via telematica a partire dall' apertura del conto corrente, fino alla gestione del portafoglio o del piano pensionistico garantendoti consulenza costante e reperibilità 24 ore su 24.

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