TFR nei fondi pensione: i 3 vantaggi per l'imprenditore di successo

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) rappresenta un tema cruciale per gli imprenditori italiani, non solo per il suo impatto sui dipendenti, ma anche per le opportunità che offre alle aziende.
Trasferire il TFR in un fondo pensione può sembrare una scelta controintuitiva per molti datori di lavoro, che lo vedono come una risorsa da mantenere in azienda.
Tuttavia, questa decisione, anche grazie al supporto di un consulente finanziario esperto nel settore, può portare significativi vantaggi fiscali e contributivi per l’imprenditore. In questo articolo, esploreremo come il TFR nei fondi pensione possa rivelarsi vantaggioso anche per le aziende, analizzando dettagliatamente i benefici economici e le opportunità di risparmio.
Tabella dei Contenuti
Cos'è il TFR trattamento di fine rapporto
Il Trattamento del Fine Rapporto (TFR) è una somma che il datore di lavoro accantona per ogni dipendente e che questi riceverà al termine del rapporto di lavoro.
Normalmente, il TFR può essere accantonato presso l’azienda stessa o destinato a un fondo pensione, che consente ai dipendenti di accumulare risparmi per la pensione integrativa.
Perchè ogni anno gli imprenditori perdono soldi tenendo i tfr in azienda
C’è un errore che oltre il 90% degli imprenditori italiani commette ogni anno e costa loro decine di migliaia di euro.
E riguarda la gestione della liquidità della tesoreria aziendale. Investire questa liquidità può essere una buona idea, ma se non hai ancora spostato i TFR dei tuoi dipendenti nei fondi pensione, sappi che ti serve un rendimento almeno dell’8% annuo netto fino a picchi del 17% come accaduto nel 2022 solo per non perdere soldi.
E questo accade probabilmente perché il tuo consulente finanziario è più impegnato a focalizzare la tua attenzione sull’investire la liquidità guardando solo il suo tornaconto piuttosto che nel fornirti consigli validi e utili per la crescita della tua azienda.
In questo articolo scoprirai come ottimizzare i vantaggi fiscali e finanziari per permettere alla tua azienda di crescere in maniera sana ed efficiente.

- Vuoi pianificare l’efficienza della gestione della tua tesoreria aziendale?
- Vuoi sapere quanto pesano i TFR annualmente sulla tesoreria?
- Ti occorre un supporto che ti aiuti a far capire ai tuoi dipendenti i vantaggi nel versare i TFR nel fondo pensione e liberarti di un fardello di costi che si accumulano nel tempo?
Come scegliere un Consulente Finanziario: criteri da seguire
Clienti insoddisfatti per le scarse performances o scottati da perdite.
Questo accade perché ci si accontenta di quello che passa la propria banca senza criteri di selezione. Hai la facoltà di scegliere il tuo consulente Finanziario lo sapevi?
Seguo i miei clienti in tutta Italia grazie alla consulenza online e piattaforme di comunicazione a distanza.
Con la mia consulenza finanziaria online, grazie alle piattaforme di comunicazione a distanza, beneficerai ovunque tu risieda di:
- Professionalità senza limiti territoriali
- Comodità e risparmio di tempo
- Tempestività ed efficienza













Vantaggi fiscali per l'imprenditore se versa i TFR nei fondi pensione
Vediamo prima tutte le agevolazioni sia di natura fiscale, finanziaria che contributiva per poi andarle a quantificarle in numeri prendendo come esempio il mio cliente.
Deduzione fiscale per le aziende
Versando i tfr nei fondi pensione l’imprenditore avrà un beneficio di natura fiscale visto che saranno considerati come un costo deducibile dal reddito di impresa.
Ma non è tutto. Le aziende che accantonano il TFR in un fondo pensione beneficiano infatti di una maggiorazione di tale deduzione dal reddito di impresa nell’ordine del
- 6% se sono aziende con meno di 50 dipendenti
- 4% se sono aziende con più di 49 dipendenti.
Questa percentuale si applica all’ammontare del TFR annualmente conferito.
Risparmio sui contributi previdenziali
Ci sono poi dei benefici contributivi, ovvero sul fronte dei versamenti previdenziali a carico dell’azienda. In particolare, le aziende che destinano il TFR nei fondi pensione sono esentate dal versamento dello
- 0,20% del monte retributivo a titolo di versamento al Fondo di Garanzia INPS
- 0,28% a titolo dei cosiddetti oneri impropri da versare all’INPS. È il caso, per esempio, degli oneri versati in occasioni di malattia, maternità e versamento di assegni per il nucleo familiare.
Tali percentuali sono calcolate sul r.a.l.
Eliminazione dei costi di rivalutazione
Per ciò che attiene al beneficio di natura finanziaria, quando un’azienda decide di accantonare il TFR in azienda, deve applicare ogni anno una rivalutazione obbligatoria:
- dell’1,5% fisso
- più una componente variabile del 75% dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo, quindi dell’inflazione.
Con l’inflazione al 2% per esempio la percentuale di rivalutazione annua ammonterebbe al 3%.
Questi due elementi, uno di natura fissa e uno di natura variabile, rendono il TFR accantonato in azienda un costo che tende ad aumentare nel tempo in maniera esponenziale, soprattutto nei periodi in cui l’inflazione è stata elevata come nel 2022, quando con picchi dell’11% la rivalutazione è arrivata a circa il 10%.
La somma accantonata in azienda, quindi, può sembrare conveniente nel breve termine perché si dispone di maggiori risorse, ma non solo si rivaluta costantemente, comporta un onere finanziario e un debito a lungo termine che l’imprenditore è obbligato a sostenere fino al momento della liquidazione.
In caso di crisi o difficoltà finanziarie, questo debito può diventare un problema. Versandolo nei fondi pensione, l’azienda si libera dell’obbligo di rivalutazione e quindi di un costo extra che prima o poi dovrà pagare.
Esempio pratico
E’ arrivato ora il momento numeri alla mano di quantificare questi benefici.
In termini pratici, consideriamo l’esempio del mio cliente, un’azienda con
- 25 dipendenti
- R.A.L. medio pro capite di 25.000 euro lordi annui e quindi R.A.L. totale annuo di 625.000 euro
- totale TFR annui di circa 43.187,50 euro, ovvero il 7,41% della retribuzione annua lorda al quale dovrà essere sottratto lo 0,5% della retribuzione imponibile per il fondo di garanzia dell’INPS e oneri impropri. Il tfr netto oggetto di rivalutazione sarà quindi la differenza tra il tfr lordo e tali oneri (6,91% della retribuzione annua lorda).
Se l'imprenditore lascia i Tfr dei dipendenti in azienda
- Primo problema: la rivalutazione obbligatoria. Ogni anno per legge, si pagano interessi sui TFR dell’1,5% fisso più il 75% dell’inflazione. Con un’inflazione media del 2%, significa che il costo totale della rivalutazione è del 3% annuo. In dieci anni, questo si traduce per lui in un costo extra di interessi di poco più di 14.000 euro. Un appunto: Nel 2022 l’inflazione è arrivata oltre l’11%, quindi gli interessi che un domani pagherai, relativamente a quell’anno sui TFR in azienda saranno di circa il 10%! Il tuo costo quindi è letteralmente ESPLOSO e probabilmente neanche lo sai. Se la tesoreria della tua azienda nel 2022 non ha guadagnato almeno il 10% allora ci hai rimesso.
- Secondo problema: i contributi INPS. Se l’azienda tiene il TFR internamente, deve versare lo 0,20% per il Fondo di Garanzia INPS e lo 0,28% per oneri impropri. Tale percentuale fate attenzione è calcolata sul ral, non sul tfr. E’ un costo che l’azienda sostiene ogni anno fintanto che il TFR rimane accantonato in azienda e non viene versato a un fondo pensione o liquidato al lavoratore. Nel nostro esempio il costo ogni anno sarà di 3.000 euro.
- Terzo problema: rinuncia ad una deduzione fiscale maggiorata: i TFR sono considerati costi deducibili ma se versato in un fondo pensione beneficiano di una maggiorazione del 6% per aziende con meno di 50 dipendenti. Questo significa ulteriori 621 euro di risparmio fiscale. Sono soldi regalati dallo Stato a cui rinunci tenendo i tfr in azienda. Quindi la rinuncia ad uno sconto da parte dello stato equivale ad un costo in più che l’imprenditore accetta di pagare.
In totale, quindi, il costo di mantenere i 43.000 euro di TFR in azienda per una sola annualità è di 4.917 euro che equivale ad un costo dell’11,39%. Ciò significa che per essere coperto il tfr in un solo quell’anno dovrebbe rendere il 15,39% se fosse un investimento azionario o il 13% se fosse un investimento obbligazionario. Il peso degli oneri inps e della mancata extra deducibilità pesano eccome specialmente nei primi anni. Per poi diminuire nel corso del tempo a favore del costo della rivalutazione annua e allinearsi a questo. Rimane il fatto che in 20 anni in media il costo netto si aggira intorno al 4,31% annuo, che equivale, per essere neutralizzato, ad un 5,83% se il tfr fosse un investimento azionario, un 4,93% se fosse un investimento obbligazionario.
Ora, poteva pensare: “Ma io posso investire tutta la tesoreria e coprire questo costo e guadagnarci.” Certo, ma per pareggiare questa perdita, il capitale che ogni anno entra in tesoreria che è destinato ai tfr dovrebbe quantomeno pareggiare quel costo.
E trovare un investimento sicuro che garantisca questa resa in un ambiente a bassa inflazione, senza rischi e senza bloccare la liquidità, è davvero difficile se non impossibile. E ripetiamolo, nel 2022, con l’inflazione all’11%, la rivalutazione è stata quasi del 10%. Vuoi davvero correre questo rischio per i prossimi anni?”
Se l'imprenditore versa i Tfr dei dipendenti nei fondi pensione
Se lo stesso imprenditore sceglie di versare il TFR nei fondi pensione, prima di tutto, elimina il problema della rivalutazione, non deve più versare i contributi INPS legati al TFR e, grazie alla extra deduzione fiscale riconosciuta dallo Stato, ottiene un ulteriore beneficio in termine di minor tasse da pagare.
Sei una persona fisica? Contattami per un’analisi gratuita dei tuoi investimenti o del tuo piano pensionistico.
Sei un’imprenditore? contattami per un’analisi gratuita degli investimenti della tesoreria e come sfruttare le agevolazioni fiscali che ignori.
Una scelta strategica
Ma i vantaggi non sono solo economici. Versando il TFR nei fondi pensione
- riduci la tua esposizione finanziaria
- liberi risorse per investimenti strategici
- alleggerisci il carico amministrativo
- puoi concentrarti su una crescita reale della tua azienda anziché sulla gestione di un debito.
Solo allora la tesoreria potrà essere gestita in maniera non solo efficiente ma soprattutto efficace.
Il problema è che alla maggior parte degli imprenditori manca una figura professionale che conosca sia il mondo aziendale che quello della consulenza finanziaria, previdenziale e fiscale.
Per questo continuano a perdere denaro senza nemmeno rendersene conto.
Inoltre i dipendenti potrebbero non essere d’accordo nel mettere il TFR nel fondo pensione, semplicemente perché non ne conoscono i benefici.
Parte del mio lavoro è proprio anche quello di sensibilizzare i tuoi dipendenti sui numerosi vantaggi che avrebbero, attraverso incontri in azienda o in videoconferenza, mostrando loro i benefici fiscali, finanziari e successori di questa scelta.
Conclusione
In sintesi, il trasferimento del TFR nei fondi pensione offre numerosi vantaggi per gli imprenditori italiani.
Non solo consente una maggiore deducibilità fiscale e risparmi sui contributi previdenziali, ma elimina anche i costi legati alla rivalutazione annuale. Questi benefici rendono la scelta di destinare il TFR ai fondi pensione non solo vantaggiosa per i dipendenti ma anche strategica per le aziende.
Questa non è solo una scelta conveniente, è una strategia intelligente per rendere la tua azienda più efficiente e libera da costi inutili.
Il TFR nei fondi pensione è solo uno dei tre pilastri della mia strategia per l’imprenditore di successo, insieme alla gestione ottimale della tesoreria e alla normativa sul TFM.
Se vuoi capire meglio come applicarla al tuo caso, contattami per una consulenza gratuita. Ti aiuterò a ottimizzare la gestione finanziaria della tua impresa.
Io sono Alessio Zaccanti, ogni giorno aiuto i miei clienti a prendere decisioni finanziarie più intelligenti e profittevoli. Trasforma il TFR da peso a opportunità. La tua azienda merita di crescere, non di galleggiare e ricorda: un imprenditore informato è un imprenditore vincente.
Domande frequenti (FAQ)
Quali sono i principali vantaggi fiscali del trasferimento del TFR?
Le aziende possono dedurre dal reddito d’impresa una percentuale maggiore del TFR trasferito: il 6% per le aziende con meno di 50 dipendenti e il 4% per quelle con più di 49.
Ci sono costi associati al mantenimento del TFR in azienda?
Sì, mantenere il TFR in azienda comporta costi come la rivalutazione annuale ei versamenti al Fondo di Garanzia INPS.
Come avviene il trasferimento del TFR ai fondi pensione?
Il trasferimento del TFR ai fondi pensione può avvenire in modo tacito: se i dipendenti non esprimono una volontà contraria entro sei mesi dall’assunzione, vengono automaticamente iscritti al fondo pensione.
Questa modalità semplifica notevolmente la gestione del TFR per l’imprenditore.
Contattami gratuitamente
Per avere ULTERIORI INFORMAZIONI o per un incontro conoscitivo personale o a distanza on-line
Se vuoi investire ma NON SAI DA DOVE INIZIARE
Se hai degli INVESTIMENTI ma non sai se sono EFFICIENTI e desideri un’ ANALISI GRATUITA
Se NON SEI SODDISFATTO della tua banca, del tuo consulente finanziario e dei rendimenti ottenuti fino ad ora
Per PIANIFICARE il tuo futuro finanziario e pensionistico
Compila il form e sarai ricontattato entro 24 ore
Seguimi sui social

Analisi gratuita dei tuoi investimenti
Desideri sapere se i tuoi investimenti sono veramente efficienti? Contattami o compila il form “contatti”

Dott. Alessio Zaccanti
Consulente Finanziario
-Personal Financial Advisor-
Seguo clienti in tutta Italia con la Consulenza Online.
Investimenti più stabili e performanti con la Consulenza Evoluta.
Basato su 105 recensioni













